venerdì 6 giugno 2014

Progetto estivo "Insieme che forza"



Finalità Oratorio Giuseppino Marelliano

Sul modello oratoriano Giuseppino Marelliano, anche quest’anno nasce il Progetto estivo “Insieme… che Forza”.
Secondo l’Atto Costitutivo della O.N.L.U.S art. 4, l’oggetto sociale dello statuto dichiara: sostenere la formazione umana e cristiana delle giovani generazioni con attività gestite nel tem­po libe­ro, secondo il carisma e lo stile a­po­sto­li­co giuseppino-marelliano. Tutte le attività in­tra­pre­se sono finalizzate al per­se­gui­men­to di finalità di so­li­da­rie­tà sociale, così come in­te­se dall’art. 10 del D. Lgs. 460/97, comprese le at­ti­vi­tà con­nesse a quelle istituzionali, nonché le attività ac­ces­sorie per natura a quel­­le statutarie, in quanto inte­gra­ti­ve delle stesse, nei limiti stabiliti dal comma 5 del­l’ar­t. 10 del D.Lgs.. L’As­sociazione non persegue fi­ni di lucro, è apolitica ed apartitica ed ha durata il­­limitata.
È dunque la traduzione “moderna” dello stile edu­ca­ti­vo di San Giuseppe Marello, Fondatore della Con­gre­gazione degli Oblati di San Giuseppe (presente a Sesto F.no dal 1926) cui propose come mo­dello S. Giuseppe ed affidò la for­mazione dei giovani e l’aiuto al­le Chiese locali. No­minato Ve­sco­vo di Acqui, Mons. Marello si a­do­pe­rò per curare l’unione fra clero e laici che volle da sem­pre impegnati nel volon­ta­ria­to cat­to­lico; si spe­se fin da ultimo per la sua gente e per la “povera gioventù”. Si attua mediante la presenza in Oratorio di figure educative di riferimento quali il sacerdote, gli ani­ma­tori laici (giovani dai 16 anni), genitori che at­tui­no un cammino formativo insieme ai ragazzi; la for­mazione degli educatori è curata dal sa­cer­do­te incaricato di Pastorale Giovanile attraverso in­con­tri mensili di catechesi e programmazione. Fe­deli a quanto detto agli Oblati dal Papa (“La vo­stra attività vi po­ne nel cuore della Chiesa. Il Ca­ri­sma di Oblati, infatti, vi chie­de di riprodurre nella vi­ta e nell’apostolato l’ideale di servizio quale lo vis­­se S. Giuseppe”) i Padri Giuseppini attuano una pa­storale giovanile in sintonia con i cammini formativi proposti dalla Diocesi, per­cependone le scelte di fondo e facendosene pro­mo­tori attivi.

Presentazione
Questo progetto è indirizzato a tutti i bambini e ragazzi tra i 6 e 14 anni di età. 
Per l’organizzazione complessiva ci avvaliamo di un gruppo di ragazzi e ragazze adolescenti, anch’essi in formazione, coadiuvati da alcuni coordinatori giovani.

Obiettivi
- Primo obiettivo: coinvolgere i ragazzi in un gioco fantastico e fantasioso, aiutandoli a riflettere su se stessi, sulle proprie emozioni, sulle proprie capacità, sui doni che ognuno possiede e sulla possibilità, una volta accettati, di metterli al servizio degli altri, perché possano portare frutto. 
- Secondo obiettivo: far prendere coscienza di come si forma un gruppo di coetanei e far sentire ogni ragazzo parte di esso, mettendo al servizio di tutti le proprie capacità.
- Terzo obiettivo: dare la capacità ad ogni ragazzo, attraverso la narrazione e il vivere in prima persona le proprie esperienze, di staccarsi dal proprio mondo personale, per vivere in maniera più consapevole tutte le esperienze proposte, assumendo via via maggiori responsabilità. 
- Quarto obiettivo: cercare di sviluppare, in ogni ragazzo, la capacità di relazionarsi con gli altri, sia coetanei che non, superando le difficoltà di rapporto. - Quinto obiettivo: riguarda la sfera religiosa. Far prendere ai ragazzi la coscienza di essere amati da Dio e che fanno parte di una comunità cristiana. 
Le riunioni di programmazione e di verifica con il gruppo di animatori e coordinatori si svolgeranno una volta alla settimana, analizzando l’effettivo risultato positivo o negativo delle attività. In conseguenza a questo gli obiettivi potranno subire variazioni adattandosi alle nuove situazioni che potranno insorgere.

Attività e metodologia
Tutto questo è offerto in chiave educativa, sotto forma di racconto teatrale, giochi, ambientazioni, maschere, scenografie e laboratori creativi, per offrire ai ragazzi un'estate diversa, convinti che attraverso il gioco si possa educare più che con mille prediche, spinti dal desiderio di stare insieme.
Per questo motivo la scelta del filo conduttore si è orientata verso la rielaborazione di una storia “Ma che storia, ragazzi”, andando alla riscoperta della favola e del mondo della fantasia. Affidandoci ed aiutandoci ad un sussidio intitolato "Si fa per dire" (di …) inquadreremo le attività estive, camminate, giochi, storie, in un più ampio respiro progettuale, indicando finalità di tali attività, privilegiando alcuni contenuti, indirizzando in una precisa direzione per capire quali risultati vogliamo ottenere. 
Le attività formative presentate offriranno stimoli vari e variegati per l'autoconoscenza, la conoscenza interpersonale, l'interazione positiva in gruppo, utilizzando la parola scritta e orale, il movimento, il corpo, il silenzio, la musica, la cartellonistica, il movimento individuale, la recitazione, la riflessione, la creatività, i giochi e il divertimento e i ragazzi lavoreranno singolarmente, in coppia, in piccolo gruppo, o con tutti i partecipanti.
Contenuti dei laboratori:
- Sviluppare la creatività con materiali, forme, colori, dando libertà di espressione all' innata fantasia dei ragazzi.
- Approfondire attraverso il gioco la conoscenza dei materiali e delle diverse tecniche artistiche, educando all'uso dei materiali semplici e stimolando la curiosità e la ricerca attraverso tutto ciò che può essere utilizzato nelle attività manuali.
- Creare oggetti fini e utili da poter regalare e scambiare sia all'interno del gruppo di lavoro che durante l'attività estiva (in particolari momenti di festa tra i ragazzi o con le famiglie), sia eventualmente per raccolte di fondi per le varie necessità del centro o per varie offerte ai bisognosi.
- Educare a riconoscere l'importanza del lavoro manuale per realizzare prodotti artigianali, uscendo dalla "realtà virtuale" in cui tutto sembra facile, per scontrarsi con la fatica e la soddisfazione di far qualcosa con le proprie mani.
- Apprendere le tecniche e i materiali utilizzati dai vari artisti, permettendo all'arte di uscire dall'ambito del ristretto di "materia scolastica", per assumere il proprio importante ruolo di espressione culturale, dunque di elemento fondamentale della vita.
- Giocare con forme e colori che già esistono per ricrearne di nuovi.
- Lavorare in collaborazione per favorire i rapporti interpersonali. 
- Fare i compiti assegnati per le vacanze estive.

Strumenti, mezzi, materiali
Gli strumenti e i materiali che vengono utilizzati non devono essere costosi, anzi, devono essere il più possibile poveri, ma devono cercare di soddisfare le esigenze del gruppo e stimolare il potenziale creativo.
- Materiale vario e sempre utile: colla(vinilica e stik), forbici, taglierine, nastro adesivo, scotch di carta, pinzatrici, righelli, vaschette per le tempere, pennelli di varie misure, pennarelli, matite, pastelli a cera, tempere, tempere per il corpo, carta di vario genere, cartoncini, ritagli di stoffa, grembiuli, sacchetti per non sporcarsi, creta, materiali di scarto, palloncini, palloni per vari sport e di varie misure, palline da tennis e da ping pong, corde, nastri, cerchi, secchi, bandane e l'utilizzo di vari campi sportivi.





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